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Primavera 2024
12/mar/2019

Motosprint a Mondo Motori Show 2019

Motosprint sarà con noi a Mondo motori Show presentando il glorioso marchio italiano F.B. MONDIAL 10 volte campione del mondo

 

 

L'AZIENDA:


Motosprint
Viale del Sole 44/46 Vicenza
Sito web: www.fbmondial.com
Pagina Facebook: @Motosprintvicenza

Motosprint presenterà a Mondo Motori Show le novità 2019: FLAT TRACK 300 e HPS 300, una moto per tutti e per tutti i giorni, di assoluta tendenza. Completano la gamma di prodotti in esposizione la SPORT CLASSIC 300 (https://www.fbmondial.com/sport-classic-125300/  )  le hps 125, smx 125 motard, smx 125 enduro.

Conosciamo meglio da vicino Mondial, brand di assoluto prestigio, di cui Moto Sprint è distributore per Vicenza.

LA NASCITA DEL BRAND MONDIAL

Con il marchio FB, che significa Fratelli Boselli, la Casa è fondata nel 1936 da Giuseppe Boselli con la collaborazione dei fratelli Luigi, Carlo ed Ettore, una famiglia di proprietari terrieri piacentini.

I tre anni d’oro della Mondial, come macchina da corsa, vanno dal 1949 al 1951, anche se negli anni successivi e specialmente nel 1957, non sono mancate le affermazioni di prestigio.

Alla fine della seconda guerra mondiale Giuseppe Boselli incarica il grande tecnico bolognese Alfonso Drusiani di progettargli una 125 da corsa a quattro tempi, contrariamente alla tendenza del momento per cui si preferivano in questa cilindrata i motori a due tempi.

La macchina, che porta il marchio augurale di Mondial, esordisce a Faenza nel Gran Premio delle Nazioni: alla guida della macchina è faentino Francesco Lama, campione d’Italia della classe 500 con la Gilera quattro cilindri nel 1939. La nuova Mondial 125 ha il motore monocilindrico con la distribuzione a due alberi a camme in testa comandati da un alberello verticale con coppie coniche di rinvio: la potenza è di 12 cavalli a 9000 giri e la velocità è di oltre 130 chilometri orari, il che significa che la macchina dei Boselli ha almeno un dieci per cento in più di velocità rispetto alle due tempi che in quel momento dominavano incontrastate la classe 125.

LA PRIMA VERSIONE

La Mondial bialbero nella sua prima versione (che ha debuttato nel 1948) vince ti campionato del mondo non soltanto nel 1949 ma anche l’anno successivo con Bruno Ruffo e nel 1951 con Carlo Ubbiali: sono vittorie piene perché la Casa milanese vince tutte le undici gare sulle quali si articola il campionato del mondo di quegli anni.  

Carlo Ubbiali con la Mondial diventa campione italiano nel 1950, nel 1951 e nel 1952, anno in cui è anche secondo nella graduatoria mondiate. Ricordiamo anche che il primo anno nel quale le 125 sono ammesse al Tourìst Trophy, nel 1951, Cromie McCandless con la Mondial 125 vince alla media di 120,456 chilometri orari, con il giro più veloce alla media di 121,244 chilometri: dietro di lui si classificano Carlo Ubbiali, Gianni Leoni e Nello Pagani, naturalmente tutti su Mondial.

Intanto la Casa stava studiando un nuovo modello e nel 1953 le poche apparizioni in gara furono sempre più che altro sperimentali, come il modello apparso soltanto in prova nel Gran Premio delle Nazioni, con un nuovo telaio e la forcella anteriore tipo Earles.

GLI ANNI DEI PREMI E DELLE VITTORIE
Nel 1954 la nuova Mondial 125 a due alberi a camme in testa è pronta e alla guida di Tarquinio Provini che ottiene risultati lusinghieri: la macchina ha la potenza di 17 cavalli e raggiunge la velocità di 170 chilometri orari con la carenatura. Sono inoltre in produzione la 125 e la 175 con un solo albero a camme in testa, fornite dello stesso telaio della bialbero. La 175 con Remo Venturi conquista la vittoria assoluta nella Milano-Taranto del 1954. Nel 1955 Provini con la 125 bialbero vince il campionato italiano seniores e da questa macchina si ricava poco dopo una 175 bialbero con cambio a cinque velocità, potenza di ben 22 cavalli a 10 000 giri e notevolissima velocità. Il modello sport di questa 175 raggiunge i 165 chilometri orari senza carenatura e il modello Grand Prix con carenatura integrale raggiunge i 180 chilometri orari: con quest’ultima macchina Provini vince il campionato italiano seniores del 1956. Data la potenza di questa 175 bialbero da gran premio, bastò una maggiorazione di pochi centimetri cubi perché potesse vincere la Coppa d’Oro Shell di Imola del 1955 nella classe 250: nel 1956 fece ancora meglio, maggiorata a 216 cc, tanto da riuscire a piazzarsi onorevolmente in molte gare del campionato mondiale delle 250 dominato dalla MV Agusta di Carlo Ubbiali. La Mondial di Provini dimostrò nel corso dell’annata di avere una velocità che si aggirava sui 200 chilometri orari.

IL 1957


Il 1957 è l’ultima grande stagione della Mondial. Nel campionato mondiale la 125 con la potenza di 18 cavalli a 12 000 giri e la velocità di 190 chilometri orari, vince con Provini il Tourist Trophy, il Gran Premio d’O-landa e il Gran Premio del Belgio. Nello stesso tempo la 250 vince con Provini il Gran Premio delle Nazioni e il Gran Premio d’Olanda e con l’inglese Cecil Sandford il Tourist Trophy e il Gran Premio dell’Ulster. Alla fine dell’anno Provini è campione del mondo della classe 125 e Sandford è cam-pione del mondo della classe 250: in questa classe si classificano dietro di lui, sempre con la Mondial, Tarquinìo Provini e l’inglese Sammy Miller, che poi diventerà un campione delle gare di fuoristrada. Sempre nel campionato mondiale la Mondial si aggiudicherà il titolo di marca nelle classi 125 e 250.

La 250 che la Mondial aveva allineato in gara dall’inizio del 1957 non era più la 175 maggiorata ma una macchina nuova, completamente ridisegnata, con potenza di 29 cavalli, il cambio predisposto per cinque o per sette rapporti, secondo il tipo di per-corso da compiere, e la velocità che si aggirava sui 220 chilometri orari.
Alla fine del 1957 la Mondial si ritira ufficialmente dalle corse: ma poco prima di prendere la decisione di non gareggiare più aveva progettalo e realizzato un prototipo di una nuova 125 con la distribuzione a quattro alberi a camme in testa e il comando delle valvole desmodromico: gli alberi a camme, due per l’aspirazione e due per lo scarico, erano comandati da una cascata di ingranaggi e la macchina aveva la potenza di 21 cavalli. Non è mai apparsa in gara.

GLI ANNI SETTANTA

La Mondial, nel corso degli Anni Sessanta, prepara macchine da corsa che vende ai corridori privati, ai quali fornisce pure una certa assistenza tecnica. Appare così una 60 cc con il motore a due tempi e distribuzione a luci a incrocio di corrente che offre una potenza di 12 cavalli, alla quale faranno seguito nel 1966 una 125 e una 250 bicilindriche a due tempi. La 125 ha la potenza di 30 cavalli a 14 000 giri che appare veramente miracolosa e ha i cilindri raffreddati ad aria, contrariamente a quanto era accaduto per la 125 precedente che aveva il raffreddamento misto ad aria e acqua.

La 250, che come la 125 ha la distribuzione a disco rotante, ha invece il raffreddamento ad aria per la testa e ad acqua per il cilindro e offre una potenza di 48 cavalli a 11 500 giri. Sulla 250 il freno anteriore è per la prima volta a disco. Particolarmente efficace la 125 che dal ’61 al ’67 riesce a conquistare quattro titoli italiani con Francesco Villa e due con il fratello Walter.
 

IL PRIMO CICLOMOTORE MONDIAL

L’anno successivo esce il primo ciclomotore della Mondial, a due tempi con il cambio a due velocità, e nello stesso anno 1955 è in listino la TV 175 a quattro tempi con la distribuzione ad albero a camme in testa e la velocità di 120 chilometri orari.
Dalla Sogno nel 1957 sono derivate, almeno per quanto riguarda la struttura generale, la 200 Extra Lusso e la 200 Sport che hanno il motore a quattro tempi; la produzione delle 175 si articola in una serie di modelli per le più diverse esigenze turistiche e sportive.

Nel 1966 il ciclomotore Rekord della Mondial monta il freno a disco anteriore. Anche nel 1978 la produzione Mondial è ridotta soltanto a pochi modelli: la motoleggera Touring di 125 cc a due tempi, la Radiai di 125 cc a due tempi, la Regolarità di 125 cc a due tempi e il ciclomotore Mondial Competizione; verso la metà del 1978 viene presentato un nuovo modello cross competizione di 175 cc di cilindrata, sempre a due tempi, con cambio a sei velocità che non verrà prodotto per la chiusura dell’attività.

 

 

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