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Primavera 2024
18/giu/2020

Nuova mobilità e sharing mobility: cosa si intende?

Sempre più spesso si parla di nuova mobilità e urban mobility, e se ne parlerà tanto anche a Mondomotori dal 21 al 22 novembre 2020 in fiera a Vicenza. Ma cosa si intende per nuova mobilità? Siamo sicuri di saperlo?

Con nuova mobilità si intende in senso generale una trasformazione tecnologica che investe sicuramente il mondo dei trasporti ma non solo, abbraccia anche il mondo industriale che diventa “connesso” e cerca di impattare in maniera limitata sull’ambiente che lo circonda.

Nel settore dei trasporti, sono tanti i fenomeni che contribuiscono a creare questa nuova mobilità, vediamone insieme alcuni:

Urban mobility: ciò che serve per muoversi in città, comprende la viabilità urbana, il trasporto pubblico, la sicurezza stradale, le aree pedonali, i nuovi sistemi di trasporto elettrico come ebike, scooter elettrici, monopattini. Proprio su questi si basa il nuovo bonus mobilità, un incentivo fino a 500€ che viene dato dal governo a chi abita in una città con oltre 50.000 abitanti e acquista una bici o un monopattino elettrico per muoversi, contribuendo quindi d una mobilità più sostenibile.

Sharing mobility: si tratta di un fenomeno che si basa sull’economia di condivisione, in pratica, ci si sposta non con mezzi di trasporto propri, ma condivisi. I trasporti pubblici sono sempre più difficili da gestire con i tagli alle risorse e ai fondi pubblici, quindi i nuovi sistemi di sharing mobility stanno diventando sempre più importanti per ridurre l’inquinamento delle nostre città e per condividere i costi dei viaggi.

 

Car sharing o car pooling?

Fanno parte della sharing mobility i servizi di car sharing ( o bike sharing, scooter sharing) cioè i servizi di noleggio di un mezzo di trasporto, sia contemporaneo quando più persone condividono un mezzo perché devono fare lo stesso percorso, sia in successione quando un utente, una volta arrivato a destinazione,  lascia il mezzo in un punto predefinito dove un'altra persona lo potrà utilizzare ( ad esempio taxi, Uber, Lift ecc).

Fa sempre parte della sharing mobility anche il car pooling, quando si ha sempre un mezzo condiviso tra più persone, ma il guidatore non ha un guadagno diretto, beneficia solo della una condivisone dei costi. Blablacar è l’esempio perfetto e principale in italia di car pooling. Sta diventando sempre più importante anche il car pooling aziendale, dove sono le aziende stesse a incentivare questo sistema di riduzione dei costi per andare a lavoro mettendo a disposizione dei mezzi di trasporto da usare in maniera condivisa.

 

E le persone cosa ne pensano?

Deloitte ha fatto uno studio sulla nuova mobilità, da cui è emerso che gli italiani, chiamati a ragionare su un arco temporale che guarda ai prossimi 3 anni, si dimostrano più propensi rispetto alla media europea ad utilizzare nuovi servizi di mobilità, per i quali si prevede un incremento nell’adozione: in primis il car sharing, seguito da bike sharing e car pooling, a fronte di una leggera contrazione dell’impiego delle vetture private (-2%).*

Fonti:

https://www2.deloitte.com/it/it/pages/strategy/articles/nuova-mobilita--quali-impatti-e-opportunita---deloitte-italy---s.html

https://www.startupbusiness.it/sharing-mobility-cosa-si-intende-e-quali-sono-le-sue-caratteristiche/91417/

https://www.economyup.it/mobilita/sharing-mobility/

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